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Ciclo: TEMPERATURA AMBIENTE
Storie da un piccolo pianeta in mano ai pazzi.
“Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei
loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari,
l’intelligenza del nostro dibattere. Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra
saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese.
Misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.”
Robert Kennedy, 18/3/1968
FILM di questa domenica:
GRIZZLY MAN Domenica 15 novembre 2009, ore 17.00
Regia di Werner Herzog (Francia, USA 2005 - 103’)
Lacerante docu-dramma che ripercorre le tredici estati (dal 1990 al 2003) trascorse in Alaska
dall’americano Timothy Treadwell, attivista/ecologista, animato dall’ossessione di proteggere dai
bracconieri una comunità di orsi grizzly. Alternando estratti da quel “film di estasi umana e di cupo
tumulto interiore” (come l'ha definito il regista) realizzato da Treadwell stesso, suggestive riprese
naturalistiche e interviste realizzate a parenti e amici di Tim dallo stesso Herzog, la pellicola va a
costruire una drammatica parabola esistenziale sull’utopico sogno dell'Uomo di poter dominare,
seppur benevolmente, una Natura atavicamente spietata e violenta .
FAO: E' RECORD STORICO,anche questo anno !!!
OLTRE UN MILIARDO DI PERSONE AFFAMATE ( Report dell’anno scorso )
ROMA - Per la prima volta nella storia umana, oltre un miliardo di persone in tutto il mondo risultano sottonutrite. Lo rende noto la Fao, che ha rivisto al rialzo le stime per il 2009 sul numero di persone che soffrono la fame, indicando la cifra di 1,02 miliardi. Tale cifra supera di oltre 100 milioni il livello dell'anno scorso e rappresenta circa un sesto della popolazione mondiale.
Questo aumento della fame a livello mondiale - spiega la Fao - non è la conseguenza di raccolti insoddisfacenti, ma della crisi economica mondiale che ha ridotto i redditi e aumentato la disoccupazione. E anche nelle nazioni sviluppate la denutrizione è divenuta un problema crescente, riguardando 15 milioni di persone. La fame nel mondo - sottolinea l'agenzia delle Nazioni Unite - ha mostrato un trend di lenta ma continua crescita nell'ultimo decennio. Quest'anno il numero di persone vittime della fame è previsto crescere globalmente dell'11%, secondo le stime della Fao basate su analisi del Dipartimento per l'Agricoltura degli Stati Uniti. Quasi l'intera popolazione sotto-nutrita vive nei Paesi in via di sviluppo ma una fetta di 15 milioni riguarda i Paesi sviluppati. In Asia e nel Pacifico circa 642 milioni di persone soffrono di denutrizione cronica; nell'Africa Sub-Sahariana 265 milioni; in America Latina e nei Caraibi 53 milioni; nel Vicino Oriente e nel Nord Africa 42 milioni.
La situazione di crisi economica di alcuni Paesi in via di sviluppo - nota la Fao - è anche aggravata dal fatto che i trasferimenti monetari (le rimesse) degli emigrati nei loro Paesi d'origine sono diminuiti sostanzialmente nel corso di quest'anno, causando una notevole riduzione delle riserve estere e dei redditi familiari. La diminuzione delle rimesse, insieme al previsto declino degli aiuti ufficiali allo sviluppo, ridurrà ulteriormente la capacità dei Paesi di avere accesso al capitale necessario a sostenere la produzione e a creare reti di sicurezza e schemi di protezione sociale per i poveri.
Mentre i prezzi alimentari sui mercati internazionali sono diminuiti nel corso degli ultimi mesi, i prezzi interni nei Paesi in via di sviluppo sono scesi assai più lentamente e sono rimasti più alti in media del 24% alla fine del 2008 rispetto al 2006. La Fao nota infine che i prezzi dei generi alimentari di base, sebbene siano diminuiti, restano ancora più alti del 24% rispetto al 2006, e del 33% rispetto al 2005.
DIOUF, ADOPERARSI TUTTI CON URGENZA PER SRADICARLA
"Questa silenziosa crisi alimentare costituisce un serio rischio per la pace e la sicurezza nel mondo. Abbiamo urgentemente bisogno di creare un largo consenso sul totale e rapido sradicamento della fame nel mondo, ed intraprendere le azioni necessarie ad ottenerlo". Lo afferma il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, commentando la stima dell'agenzia Onu di un livello record di oltre 1 mld di persone affamate nel 2009.
"L'attuale situazione dell'insicurezza alimentare nel mondo non ci può lasciare indifferenti - aggiunge Diouf - Le nazioni povere devono essere dotate degli strumenti economici e politici necessari a stimolare la produzione e la produttività del loro settore agricolo". "Gli investimenti in agricoltura - conclude Diouf - devono aumentare, perché per la maggioranza dei Paesi poveri un settore agricolo in buone condizioni è essenziale per combattere i problemi della fame e della povertà, ed è un prerequisito indispensabile per la crescita economica generale".
Le aree piu' colpite, in Pvs +15,4% affamati
ROMA - L'aumento dei malnutriti è un problema globale. Tutte le regioni del mondo infatti - sottolinea la Fao - sono state colpite dall'aumento dell'insicurezza alimentare, compresi i Paesi sviluppati dove la denutrizione riguarda 15 milioni di persone, per un aumento del 15,4% sul 2008. La Fao si sofferma nel dettaglio sulle aree maggiormente colpite: - L'Asia e il Pacifico, la regione più popolosa del mondo, ospita il numero maggiore di persone denutrite (642 milioni), per un aumento del 10,5% sul 2008. - L'Africa Sub-Sahariana ha la maggior percentuale di denutrizione in relazione alla sua popolazione (265 milioni, il 32% sull'intera popolazione e con una crescita dell'11,85 sul 2008) - Il maggior aumento percentuale del numero di persone denutrite nei Paesi in via di sviluppo si è verificato nella zona del medio Oriente e del Nord Africa (42 milioni, +13,5%) - L'America latina e i Caraibi, l'unica regione che negli ultimi anni aveva mostrato segni di miglioramento, hanno anch'essi visto un netto aumento della denutrizione (53 milioni, +12,8%) - Anche nelle nazioni sviluppate la denutrizione è divenuto un problema crescente e riguarda 15 milioni di persone, per un aumento del 15,4%.
Lotta a poverta' obiettivo G8, Italia fanalino coda
ROMA - Povertà e aiuti ai Paesi meno sviluppati, Africa in testa, sono tra le priorità del G8 a presidenza italiana ma Roma, insieme a Parigi, è il fanalino di coda nella lotta contro la fame. Le critiche sull'inadempienza rispetto alle promesse fatte al G8 di Gleaneagles nel 2005, sono piovute ripetutamente addosso all'Italia da più parti. Ma la Farnesina, proprio in vista del G8, è corsa ai ripari e ha annunciato un "piano di riallineamento" per riavvicinarsi agli "obiettivi internazionali".
E il ministro degli Esteri Franco Frattini ha ribadito più volte, nelle ultime settimane, che "nonostante la crisi, l'Italia vuole garantire la sua presenza tra i grandi donatori". A puntare il dito contro l'Italia sono stati, qualche giorno fa, celebrità come Bill Gates, Desmond Tutu e Bob Geldof, che hanno presentato a Londra il Rapporto 2009 della campagna internazionale contro la povertà One. Secondo il rapporto, che segue i progressi fatti sulle 'promesse di Gleneagles', le cifre relative a fine 2008 mostrano che il G8 ha fornito solo un terzo (7 mld di dollari) dell'aiuto supplementare promesso nel 2005 all'Africa entro la fine del 2010 (21,5 mld). In questa situazione, Italia e Francia. "sono responsabili dell'80 per cento degli aiuti mancati". Oggi quindi, è la denuncia, mancano all'appello due terzi degli aiuti promessi, e mentre Usa, Canada e Giappone stanno rispettando gli obiettivi, e GB e Germania li stanno anche superando, quella dell'Italia è "la peggiore performance del G8".
L'Italia ha fornito solo il 3% dell'incremento degli aiuti promesso all'Africa quando il premier Silvio Berlusconi firmò la dichiarazione di Gleneagles nel 2005. Il nostro Paese - ha riconosciuto il segretario generale della Farnesina Giampiero Massolo - avrebbe dovuto attestarsi "nel 2006 allo 0,33% del rapporto aiuti/Pil" - mentre si è fermata "allo 0,20 per cento per scendere allo 0,19% nel 2007 e allo 0,22% nel 2008". Lontana quindi dall'obiettivo fissato per il 2010 dello 0,51 del Pil, anche se "in valore assoluto si nota un leggero aumento" dei finanziamenti per lo sviluppo. E poiché è "consapevole di essere", al momento, indietro rispetto agli impegni in materia di aiuto pubblico allo sviluppo", il ministero degli Esteri, insieme a quello dell'Economia, sta preparando "un piano di riallineamento".
Sui siti www.paneerose.com e www.saharaverde.com trovate, tra l’altro:
DOBBIAMO FARCELA !!!
http://www.paneerose.com/vis_news.asp?cod=641
Video Sahara Verde Reportage 08-09
http://www.facebook.com/video/video.php?v=115625046924039
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martedì
NewsLetter precaria PANE E ROSE del 14 novembre 2009
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