Contro ogni forma di discriminazione
E’ tempo di gridare “Mò Basta”
Manifestazione cittadina
Ostia, fermata della stazione Lido Nord, ore 16.00
A seguito della violenta e vigliacca aggressione subita da un giovane giornalista di Ostia nella notte tra sabato e domenica scorsi, la libera Associazione di Cittadini “Mò Basta” invita la cittadinanza a partecipare alla manifestazione indetta per il giorno sabato 31 ottobre 2009.
Il corteo partirà dalla stazione Lido-Nord della ferrovia Roma-Lido alle ore 16.30 per giungere a P.zza Anco Marzio intorno alle 18.00. Il corteo terminerà con gli interventi dei cittadini, delle cittadine, delle Associazioni e di quanti che hanno aderito all’iniziativa.
La manifestazione vuole essere un modo per dire no alla discriminazione e affrontare la deriva sociale e culturale che in questi ultimi mesi ha inspirato una lunga e preoccupante serie di aggressioni inqualificabilmente vili messe in atto da gruppi organizzati appartenenti alle aree di estrema destra o pseudo fasciste.
E’ giunto il momento che le forze realmente democratiche di questa città manifestino pacificamente il loro dissenso nei confronti di questi atteggiamenti discriminatori che nulla hanno a che vedere con i sani principi di una convivenza democratica.
SABATO 31 OTTOBRE 2009 è tempo di gridare “Mò Basta”
Lido di Ostia
Stazione Lido Nord
partenza ore 16.30
http://moobasta.blogspot.com/
Hanno già confermato la loro partecipazione all’evento:
Associazione Arcigay
Comitato “Amici della Madonnetta”
Comitato civico per l’ambiente
Entroterra XIII
Circolo di Cultura omosessuale “Mario Mieli”
Circolo Verdi di Ostia
Rifondazione Comunista
Associazione Culturale Affabulazione
Affabulazione Comitato Fondatore
Associazione Culturale “Severiana”
Associazione “Efo & Awa” Onlus
Comitato Studentesco
P.D.
Modus operandi
Associazione San Cristiano
Horus
Prc Regione Lazio
Sinistra e libertà Regione Lazio
Filippo Lange
Coordinatore nazionale EAD
www.action-drugs.eu
Ass. cult. Affabulazione
339.4984669
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E’ bene fare alcune riflessioni sul problema dell’omofobia, sentimento che negli ultimi tempi sta attraversando il nostro paese senza distinzioni di luoghi e di ceti. Purtroppo stiamo assistendo ad un aumento esponenziale di violenza che sempre di più coinvolge ragazzi e adolescenti in tutto il paese.
RispondiEliminaPenso sia doveroso porsi alcune domande seriamente e cercare di capire da dove scaturisce e dove ci porta.
Sappiamo che i cambiamenti culturali avvengono lentamente come risultato di un processo educativo, sappiamo anche che i giovani, i bambini apprendono anche attraverso l’esempio. Chiediamoci quindi che esempi stiamo dando loro.
Una volta si diceva: “ quello predica bene…ma razzola male” ! e vi era insito un giudizio negativo che censurava la persona. Oggi siamo circondati da persone che “predicano bene e razzolano male”….ma non vengono per questo isolate o non tenute in conto.
Che è successo? Si è persa la capacità della sanzione sociale verso chi viola le norme sociali di comportamento e a tal punto si è perso il controllo sociale, che non solo si accetta la violazione , ma la si fa nostra.
“In fondo gli altri fanno così….perchè non dovrei farlo io?” ….. Questo serve come scusa a noi stessi per giustificare i nostri comportamenti sbagliati….e parlare di valori è solo un pro-forma di apparenza e non di vita.
I giovani “sentono e vedono” perfettamente questa incoerenza …quindi perché dovrebbero essere ligi alle norme , quando noi non lo siamo ?
E’ responsabilità di tutti noi il loro comportamento e se non ne prendiamo coscienza non saremo in grado di invertire la rotta.
Se giustifichiamo atti che vanno contro i Diritti umani mascherandoli con la “protezione e la sicurezza del paese”…., se lasciamo indietro i ragazzi nello studio e aumentiamo la dispersione scolastica senza dargli alternative…per cercare una eccellenza intellettiva, se siamo i primi a guardare “strani” un diverso….(e mi vien da chiedermi : “chi è il normale?”)…., se non cerchiamo canali di comunicazione veri, fatti di rapporti personali, di comprensione , di ascolto… come possiamo pensare di risolvere i conflitti interni che vivono i nostri ragazzi ?
La società futura si costruisce nel presente scegliendo e puntando sull’educazione dei giovani. Oggi più che mai, non la si può affidare a una sola istituzione”la scuola”. La complessità del nostro vivere oggi, obbliga a divenire tutti educatori dei nostri figli.
Come ? Prima di tutto risvegliando le nostre coscienze e riappropriandoci del concetto di responsabilità.
Non è un discorso di partiti….è un discorso di politica, di POLIS ( città), di occuparci del benessere dei cittadini tutti. Le organizzazioni comunitarie, le associazioni, le ONG ecc…. sanno di essere al servizio della Comunità e delle sue necessità cercando di dare risposte adeguate ai problemi. E l’esempio è la prima risposta da dare.
Non riesco a riconoscere il paese della mia infanzia, mi chiedo dov’è finita l’indignazione e la volontà di cambiare le cose sbagliate….vi è molta rassegnazione e accettazione di tante, di troppe cose che non vanno.
Come possiamo anche solo pensare che i nostri ragazzi passino indenni in questo caos di valori ????La loro confusione, il loro vuoto esistenziale, la loro “noia”, la loro ricerca smodata di trasgressione, la loro ricerca della felicità portata all’estremo….sono frutto della nostra incapacità di “vivere” i valori fondamentali e universali del bene comune.
Vi è bisogno di un ritorno ad uno stile di vita coerente con i valori dell’uomo, uomo considerato “Persona” nella sua totalità, alla vera solidarietà, al vero amore per gli altri… e dobbiamo farlo noi, gli adulti in prima istanza se vogliamo riuscire a trasmetterli ai ragazzi.
Cristina