
NEWS DALL'ASSOCIAZIONE 
Il diritto del bambino dov’è? Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma.
Credo che quest’anno l’inizio della scuola primaria sia stato atteso da insegnanti e genitori in maniera particolare. Una nuova riforma è andata ad interessare proprio le nuove classi della scuola primaria; la figura del/della maestro/a prevalente ha fatto molto discutere nei mesi precedenti, correnti di pensiero pro e contro si sono confrontate. Ogni mamma attendeva impaziente il primo giorno, per conoscere le figure che avrebbero accompagnato il figlio in questo nuovo cammino. Che sorpresa però quando, dopo un po’ di giorni dall’inizio della scuola ho scoperto che la classe di mio figlio non ha 1, non ha 2, non ha 3, non ha 4, non ha 5, ma ben 6 insegnanti! Sei?? Ho cominciato a domandarmi perché.
La mia domanda esigeva una risposta e ho chiesto alla preside del 302° circolo didattico di via Cilea a Roma come poteva essere successa una cosa del genere: mio figlio è stato iscritto a un tempo pieno, avrebbe dovuto avere 2 insegnanti principali più religione e inglese, invece sono 6.
Un passo indietro: non sempre il Provveditorato riesce a garantire tutte le classi a tempo pieno richieste da una Scuola; sul modulo della domanda d’iscrizione i genitori compilano anche la cosiddetta graduatoria, che entra in gioco nel momento in cui appunto il Provveditorato non riesca a coprire le domande di classi a tempo pieno; chi per punteggio ha “meno diritto” di altri bambini viene avvisato per tempo, solitamente giugno, e può accettare il modulo (che in Via Cilea è di 31 ore settimanali) o, a scelta del genitore, chiedere il nulla-osta per andare in altra scuola.
Nessun genitore che ha iscritto i figli a tempo pieno alla scuola di via Cilea ha mai ricevuto avviso dell’impossibilità di ricoprire tutti i tempi pieni richiesti; tutti i genitori erano sereni anche dalle conferme in tal senso avute dalla scuola durante la riunione svoltasi pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni nel senso che il Provveditorato aveva concesso tutti i tempi pieni richiesti.
Ahimè..non era vero! Su otto classi richieste a tempo pieno, il Provveditorato ne ha concesse 7 e l’ottava che cos’è??? Un tempo modulo prolungato! Un tempo modulo prolungato?? Guardo e riguardo la domanda d’iscrizione ma questa tipologia di offerta didattica non è presente!
Com’è possibile?
Risposta: la scuola ha la possibilità, nel caso in cui il Provveditorato non abbia concesso tutti i tempi pieni, di andare a coprire con le ore residue degli insegnanti della scuola le ore non coperte dal Provveditorato. E così nasce la Prima F, un nuovo esperimento di modello, un tempo modulo prolungato che prende dalla riforma Gelmini il maestro prevalente (c’è un insegnante d’italiano che fa 22 ore), e spezzetta le altre 18 ore tra più insegnanti (7 a matematica, 6 per le materie antropologiche e musica, 1 d’inglese, 2 di religione e 2 di ginnastica). Non credo che le scuole possano permettersi di dare vita a uno spezzatino d’insegnanti, di far sì che un bambino in prima elementare si trovi davanti a ben 6 figure: già si diceva che 4 erano tante!! Consideriamo l’aspetto psicologico del bambino che si ritrova con 6 figure come referenti: non c’è bisogno di pareri di pedagoghi, psicologi, educatori o professori per capire in modo lampante la grande fatica richiesta a questi bambini per gli errori dei grandi.
Che valore ha la domanda d’iscrizione? Perché non ci è stato chiesto niente e non ci è stato dato la possibilità di scegliere? Dove sono e a cosa valgono le graduatorie?
Ma soprattutto, il diritto del bambino dov’è?
Associazione Culturale Infernetto e Dintorni
Credo che quest’anno l’inizio della scuola primaria sia stato atteso da insegnanti e genitori in maniera particolare. Una nuova riforma è andata ad interessare proprio le nuove classi della scuola primaria; la figura del/della maestro/a prevalente ha fatto molto discutere nei mesi precedenti, correnti di pensiero pro e contro si sono confrontate. Ogni mamma attendeva impaziente il primo giorno, per conoscere le figure che avrebbero accompagnato il figlio in questo nuovo cammino. Che sorpresa però quando, dopo un po’ di giorni dall’inizio della scuola ho scoperto che la classe di mio figlio non ha 1, non ha 2, non ha 3, non ha 4, non ha 5, ma ben 6 insegnanti! Sei?? Ho cominciato a domandarmi perché.
La mia domanda esigeva una risposta e ho chiesto alla preside del 302° circolo didattico di via Cilea a Roma come poteva essere successa una cosa del genere: mio figlio è stato iscritto a un tempo pieno, avrebbe dovuto avere 2 insegnanti principali più religione e inglese, invece sono 6.
Un passo indietro: non sempre il Provveditorato riesce a garantire tutte le classi a tempo pieno richieste da una Scuola; sul modulo della domanda d’iscrizione i genitori compilano anche la cosiddetta graduatoria, che entra in gioco nel momento in cui appunto il Provveditorato non riesca a coprire le domande di classi a tempo pieno; chi per punteggio ha “meno diritto” di altri bambini viene avvisato per tempo, solitamente giugno, e può accettare il modulo (che in Via Cilea è di 31 ore settimanali) o, a scelta del genitore, chiedere il nulla-osta per andare in altra scuola.
Nessun genitore che ha iscritto i figli a tempo pieno alla scuola di via Cilea ha mai ricevuto avviso dell’impossibilità di ricoprire tutti i tempi pieni richiesti; tutti i genitori erano sereni anche dalle conferme in tal senso avute dalla scuola durante la riunione svoltasi pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni nel senso che il Provveditorato aveva concesso tutti i tempi pieni richiesti.
Ahimè..non era vero! Su otto classi richieste a tempo pieno, il Provveditorato ne ha concesse 7 e l’ottava che cos’è??? Un tempo modulo prolungato! Un tempo modulo prolungato?? Guardo e riguardo la domanda d’iscrizione ma questa tipologia di offerta didattica non è presente!
Com’è possibile?
Risposta: la scuola ha la possibilità, nel caso in cui il Provveditorato non abbia concesso tutti i tempi pieni, di andare a coprire con le ore residue degli insegnanti della scuola le ore non coperte dal Provveditorato. E così nasce la Prima F, un nuovo esperimento di modello, un tempo modulo prolungato che prende dalla riforma Gelmini il maestro prevalente (c’è un insegnante d’italiano che fa 22 ore), e spezzetta le altre 18 ore tra più insegnanti (7 a matematica, 6 per le materie antropologiche e musica, 1 d’inglese, 2 di religione e 2 di ginnastica). Non credo che le scuole possano permettersi di dare vita a uno spezzatino d’insegnanti, di far sì che un bambino in prima elementare si trovi davanti a ben 6 figure: già si diceva che 4 erano tante!! Consideriamo l’aspetto psicologico del bambino che si ritrova con 6 figure come referenti: non c’è bisogno di pareri di pedagoghi, psicologi, educatori o professori per capire in modo lampante la grande fatica richiesta a questi bambini per gli errori dei grandi.
Che valore ha la domanda d’iscrizione? Perché non ci è stato chiesto niente e non ci è stato dato la possibilità di scegliere? Dove sono e a cosa valgono le graduatorie?
Ma soprattutto, il diritto del bambino dov’è?
Associazione Culturale Infernetto e Dintorni
 
 
 
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